"Si chiama revenge porn, rivincita porno, e consiste nel punire e umiliare le ex fidanzate (ma, a volte, anche perfette sconosciute, violandone i profili dei social network a scopo estorsivo) mettendone in rete, su siti come IsAnybodyDown, Private Voyeur e Texxxan.com le immagini più hot. È un fenomeno che dilaga e di cui si sta iniziando a parlare da poco, perché le vittime, vinto il senso di vergogna, stanno uscendo dal silenzio. Il mese scorso per la prima volta 26 ragazze texane, tra cui Hollie Toups, hanno fatto causa collettiva a Texxxan.com e GoDaddy.com, l’host che fornisce spazio sul web a 54 milioni di siti, per violazione della privacy. «Vivo in un paesino e il sito è stato preso d’assalto. Mi hanno riconosciuta tutti», si lamenta Toups. «Il revenge porn è una forma di traffico umano virtuale e di violenza sessuale cyber», spiega John Morgan, il legale che ha preso in mano questa class action. «Perché si diffondono le immagini col proposito di disumanizzare e degradare le donne». È tra l’altro anche la prima volta che si denuncia non solo il sito host, ma anche gli utenti guardoni che vi accedono tramite carta di credito.
Proprio per fare fronte a questa gogna informatica si sta pensando, negli Usa, di istituire un reato ad hoc. Sono nati anche siti che offrono assistenza legale e psicologica come WithoutMyConsent.org e petizioni online come “End Revenge Porn” che ha raccolto migliaia di adesioni."
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