Il pc aziendale, in partiolare i notebooks sono spesso percepiti come benefit e come tali usati spesso come strumenti personali. La suprema Corte di Cassazione con l'ordinanza 2056/2011 aveva sentenziato a riguardo; chi cede il pc azienale ad a un soggetto non autorizzato, con accesso a informazioni riservate, rischia il licenziamento. . Nel caso specifico la Corte suprema aveva ritenuto che il motivo soggettivo è giustificato in quanto il pericolo per la sicurezza informatica dell’azienda risulta fondato. A distanza di due anni dalla sentenza si incomincia a ravvisarne l'applicazione.